Zona boulder della Parete dei Falchi
La zona boulder altro non è che una fascia rocciosa alta cinque metri e lunga venti, che da decenni viene usata per sviluppare tecnica di piedi e forza esplosiva, nei pressi della Parete dei Falchi. Vi si trova un focolare, segno chiaro di bisbocce e divertimenti giovanili, la riva del Piave (all’occorrenza perfetta per un bagno rinfrescante) e una soprastante parete di calcare con qualche monotiro chiodato a spit. I passaggi boulder sono lisciatissimi dall’uso e le dita iper-sollecitate. Il panorama verso la prua della Croda Bianca e l’atmosfera di relax ripagano di tutte le fatiche spese su questi singoli passi duri e lungo traversi lisci come gli scalini di una cattedrale.
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Le informazioni su questa falesia sono contenute nella nuova guida “Falesie delle Dolomiti Bellunesi” di Climband, un lavoro di gruppo finalizzato alla conoscenza e alla manutenzione delle falesie stesse. 29 siti in provincia di Belluno con qualche sconfinamento in Friuli e in provincia di Treviso. Le falesie: Coi, Val Barance, Igne, Cajada, Maè, Podenzoi, Malcolm, Teatro, Casso, Erto, Cimolais, Polpet, Val Galina, Soverzene, Soccher, Dolada, Teverone, Quantin, Fadalto Basso, Ceresera, Mas, Le Rosse, Mis, Val Canzoi, Le Perine, Fonzaso, Tarzan Wall. La guida è disponibile online oppure in alcune librerie e negozi di articoli sportivi, al prezzo di € 27.
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Accesso
Come per la Parete dei Falchi (vedasi descrizione accesso), è possibile arrivare sia da Soverzene che da Paiane. Nel primo caso bisogna raggiungere il secondo tratto scavato nella roccia (5 minuti). Da Paiane, invece, si segue la descrizione come per la Parete dei Falchi ma invece di imboccare il sentiero che sale a destra verso la parete, si prosegue dritti ancora per breve tratto, fino ad incontrare il sentiero scavato nella roccia sotto il quale c’è la zona boulder.
Gradazione approssimativa, partendo da destra, dei soli percorsi con la freccia riportati nella foto (tutti i gradi sono di tipo Fontainebleau):
5c
6c s.s.
6a s.s.
5c+ s.s.
6b s.s.
6a s.s.
5c+ s.s.
Gli altri percorsi (senza freccia), sono i più significativi di un traverso basso di 40 m che percorre l’intera paretina. Vi è anche un traverso che la percorre tutta nella parte superiore ma in questo caso c’è da fare attenzione perché l’altezza raggiunge i 5 metri.
Molte altre possibilità per dei buoni boulder ci sono sia all’estrema destra (strapiombetto e un passaggio sit start) sia molto a sinistra. In ongi caso, largo alla fantasia.
Al di sopra del sentiero scavato nella roccia corrono cinque monotiri chiodati a spit, di cui riportiamo per completezza i gradi, raccomandando attenzione quanto allo stato della chiodatura e delle catene di sosta. Queste vie sono percorse assai di rado.
Le vie del settore “Liquame” (da sinistra)
1. Primati antropomorfi 7a
2. Partenza diretta a destra 7a+
3. Di Manarin 7a+/b
4. Liquame cadaverico 7a+/b
5. Attenti al conte 7b+
6. Thc 6c
Presso la falesia della Passerella (quindi vicinissimo alla zona boulder della Parete dei Falchi) è stato pulito “un traverso posto sotto la via “Il ruggito del coniglio”. La roccia è molto bella. Il traverso, se completato da sinistra a destra, ha un impegno complessivo paragonabile a quello di una via di 7b+. Ovviamente si possono sfruttare anche solo delle singole sezioni” (A. Cattarossi).
Si ringrazia il climber Andrea Cattarossi per le informazioni fornite sui boulder e le recenti realizzazioni.
Sicuramente un buon posto dove starsene rilassati a fare blocchi, soprattutto se non si ha un compagno che fa sicura. Gli appoggi sono consumatissimi, quindi è va bene per la tecnica…
Hai ragione, è tutto super-liscio, ma se fai i passaggi qui, poi altrove voli 😉 Un po’ come in Napoleonica a Trieste: se fai le vie sui settori che danno sulla strada, allora sia sopra che sotto la stessa poi vai come un drago. Buone arrampicate.