Popera (3046 m), via normale di salita
Il Popera è una montagna possente, massiccia, senza una forma che si imprima facilmente nella memoria. Si trova nel settore più orientale delle Dolomiti di Sesto, in un gruppo che è compreso tra la Valle di Sesto a nord, il passo di Monte Croce Comelico e la Val Comelico a est, la Val d’Ansiei a sud e la Val Fiscalina a ovest, e che annovera altre cime importanti come la Cima Undici (che sovrasta il Monte Popera in altezza di una cinquantina di metri e in bellezza di 5000 punti felicità), la Cima Bagni, la selvaggia Croda di Ligonto, la Croda da Campo e il Monte Aiarnola.
Il Popera è un po’ il nodo centrale di un gruppo complesso, che alterna monti squadrati a guglie arditissime (pensiamo ai Fulmini o ai Campanili di Popera!), che offre notevoli ferrate collegabili tra loro in maniera formidabile e sentieri selvaggi in valloni incassati e solitari. Bisognerebbe camminare di più tra questi monti, perché meritano.
Zona: Dolomiti di Sesto e Auronzo.
Dislivello in salita: 1600 m circa.
Difficoltà: EE, passaggi di I grado; fare attenzione sul placido ghiacciaio del Popera.
Tempi: ore 5.00 per la salita.
Cartina: Carta Topografica Tabacco 010 – DOLOMITI DI SESTO, SEXTENER DOLOMITEN
Relazione via normale al Monte Popera
Dalla Val Pusteria, in Sudtirolo, si va a Sesto e poi a Moso dove si prende la strada che si interna in Val Fiscalina transitando per Bagni di Moso/Moos. A quota 1450 m circa si parcheggia e si prosegue prima per larga sterrata e poi per sentiero, lasciando sulla destra il segnavia 102 che conduce al Rifugio Locatelli, e prendendo il 103, fino al Rifugio Zsigmondy-Comici (224 m), sotto la parete nord della Croda dei Toni, una delle più spettacolari crode dolomitiche. Sin qui 2 ore.
Puntando alla forcella a sinistra della Croda dei Toni (Forcella Giralba), si prosegue per il sentiero 103 e poi per il 101 che devia a sinistra (indicazioni per la famosa Strada degli Alpini). In corrispondenza della Busa di Dentro si abbandona il sentiero principale e ci si inoltra nel vallone per una traccia evidente. Si giunge al ghiacciaio del Popera, placido e non pericoloso in estate (utile ma non indispensabile la piccozza; normalmente assenti i crepacci), lo si supera per una pista nella neve e poi si rimonta una gradinata rocciosa di I grado, arrivando alla cresta. Di qui verso destra, per ghiaie e gradoni facili, al vasto pianoro sommitale (ore 3.00 dal Comici, ore 5.00 complessivamente).