Averau (2647 m) per via ferrata
Il Monte Averau si trova nelle Dolomiti, ma potrebbe benissimo stare in Namibia o nello Utah. E’ uno scoglio di roccia piccolo ed elegante, che da certe angolazioni ricorda una Mesa americana mentre da altre pare una rocca a due punte. E’ più basso di quasi tutte le grandi montagne che gli stanno intorno e direi che di questa vetta si ricordano due fatti: che la via normale è agevolata da qualche cavo metallico e che sulla sua parete più importante, la sud-ovest, ci corre la via Illing. Della Illing non tratterò, perché pur essendo una super-classica delle Dolomiti, iper-frequentata e di difficoltà contenuta, non so perché ma non sono riuscito a portarla a termine, pur avendoci provato non una ma due volte! Della ferrata, invece, parlerò, ma brevemente, perché la ricordo cortissima ancorché non proprio banale.
Zona: Dolomiti, Gruppo del Nuvolau.
Dislivello in salita: 450 m circa.
Difficoltà: EEA – ferrata mediamente difficile.
Tempi: 2.30 ore per la salita.
Cartina: Carta Topografica Tabacco 03 – CORTINA D’AMPEZZO E DOLOMITI AMPEZZANE
Relazione ferrata Averau
Da Cortina si raggiunge il Passo Giau (2236 m), dove si parcheggia. Qui si prende il sentiero 452 che corre sotto la Ra Gusela e la parete sud del Nuvolau, quindi si svolta a destra raggiungendo il Rifugio Averau (2413 m; ore 1.15).
Da qui le indicazioni portano in 15 minuti circa alla gola nord-est dell’Averau, dove si trova l’attacco della ferrata, la quale parte subito decisa, prima verso sinistra e poi più direttamente, fino ad una cengia che si percorre brevemente per raggiungere la seconda parte della ferrata. Si superano un camino e una zona assai bene appigliata per sbucare oltre il salto, su terreno facile e ghiaioso. Si prosegue per traccia di sentiero e da ultimo si superano facili roccette, arrivando in vetta (ore 1.15).