Tamer Grande (2547 m) – via normale alla cima
Dei Tre Tamer disponibili sul mercato, il Tamer Grande non è il più alto (perchè la quota maggiore può vantarla in effetti il Tamer Piccolo, che visto il nome non la meriterebbe), ma è quello più semplice da salire e, insieme al Tamer Davanti, forma una coppia meravigliosa da ammirare, soprattutto da sud-est, dalle ghiaie del sentiero 543. Sorvolando sulle confusioni toponomastiche, concentriamoci su questa via normale perché essa merita davvero: è divertente, presenta qualche facile passaggetto su roccia e si sviluppa sfruttando un cengione da giganti, che taglia l’intero Tamer Piccolo e offre la chiave per la vetta.
Zona: Dolomiti di Zoldo
Dislivello in salita: 950 m
Difficoltà: EE, passaggi di primo grado.
Tempi: ore 2.30-3.00
Cartina: Carta Topografica Tabacco 025 – DOLOMITI DI ZOLDO, CADORINE E AGORDINE
// Relazione
Parcheggiata l’auto al Passo Duràn (1601 m), raggiungibile sia dalla Valle di Zoldo che da Agordo, si prende il facile sentiero 524 che aggira il San Sebastiano e si inoltra su per il Van di Caleda, al centro del quale si incontra un bivio. A sinistra si prosegue per la via normale al San Sebastiano mentre a destra si risale il ghiaione fino a Forcella La porta (molto faticoso; sin qui ore 1.30-2.00). Comincia adesso la via normale al Tamer Grande, segnata con vernice rossa, che percorre subito interamente la bellissima Banca del Tàmer, un cengione che taglia a metà altezza la parete ovest del Tamer Piccolo. Esso si presenta sempre piuttosto larga ma essendo ghiaiosa e in alcuni punti un po’ esposta, va percorsa con attenzione. Superato uno sperone si entra in un canale che va risalito fino all’intaglio tra Tamer Grande e Tamer Piccolo. Si affronta un breve colatoio, una paretina con buoni appigli (I grado) e facili salti di roccia fino in cima (ore 1 dalla forcella, ore 2.30-3 dal passo).