Castello di Moschesin (2499 m), via normale di salita
Questa montagna relativamente appartata porta un nome (castello) che da solo è in grado di ispirare la fantasia. E difatti non delude, perché del castello ha più o meno l’aspetto, e il Moschesin che segue, sembra un nome di nobile. La via normale è lunga e solitaria, quindi ingaggia quanto basta per far tornare a casa contenti. La vetta probabilmente fu raggiunta da cacciatori ma la prima salita nota è ad opera di topografi dell’IGM che lassù giunsero nel 1885. Avremmo preferito una prima salita da parte di cavalieri medioevali ma ci dovremo accontentare del segnale trigonometrico sulla vetta anziché di una spada nella roccia.
Zona: Dolomiti di Zoldo.
Dislivello in salita: 1100 m
Difficoltà: F, passi di I e II.
Tempi: ore 4-5.00 per la salita.
Cartina: Carta Topografica Tabacco 025 – DOLOMITI DI ZOLDO, CADORINE E AGORDINE
Relazione della via normale al Castello di Moschesin
Da Agordo si guida verso il Passo Duran ma si parcheggia qualche chilometro prima di raggiungerlo, in località Ponte di Caleda (nei pressi della Malga Caleda Vecchia; quota 1500 m circa), dove parte il sentiero CAI 543 che supera la Forcella Dagarei e prosegue sotto le pareti sud dei Tamer. Giunti in corrispondenza all’incirca della Forcella Larga (posta subito a sud della Cima delle Forzelete e a nord del Moschesin) si lascia il sentiero segnato (fin qui ore 1.30) e si rimonta faticosamente tutto il pendio per traccia, fino a raggiungerla (un’altra ora e mezza). Da qui si traversano verso sud i pendii ghiaiosi del versante est della Cima di Forcella Stretta, arrivando alla omonima forcella (ometti, 30 minuti). Si sale alla base delle rocce della nostra cima e si supera un camino obliquo piuttosto esposto con arrampicata di I e II grado. Si prosegue per la cresta nord aggirando dei pinnacoli e superando dei salti di roccia, con singoli passi di massimo I grado, arrivando infine in vetta (ore 4.00-5.00).